domenica 18 gennaio 2009

La sterlina pronta per la risalita?

La sterlina britannica è stata senza dubbio una delle valute più colpite a seguito dell’esplosione della crisi economica internazionale. Osservare un cambio contro euro fino a 97,8 pence è sembrato vedere qualche film di fantascienza. D’altronde, la sterlina è sempre stata etichettata come la “moneta forte” per eccellenza e trovarsela praticamente alla pari con l’euro è parso effettivamente vedere qualcosa di innaturale. Tuttavia, c’è da dire che il pound ha pagato le aspettative per una contrazione della crescita in Gran Bretagna compresa tra l’1,5 e il 2% per il 2009 e un calo dei tassi fino all’1% (al momento siamo già all’1,5%). Aspettative che hanno portato a un continuo deprezzamento della valuta britannica nei confronti delle principali valute (euro, dollaro, yen).

Molti addetti ai lavori hanno criticato la politica monetaria della Bank of England sia sulla decisione sui tassi di interesse, sia sulla possibilità di entrare in Eurozona. In realtà, c’è da dire che la Banca d’Inghilterra probabilmente si è mossa correttamente e anche con un timing accettabile. Infatti, negli ultimi anni di ciclo espansionistico economico e nel pieno del boom immobiliare, la Gran Bretagna ha tenuto i tassi di interesse più alti dell’Area Euro tra l’1 e l’1,5%. Che cosa sarebbe successo, invece, sei i tassi di interesse fossero risultati più bassi e quindi in linea con quelli stabiliti all’Eurotower? Inoltre, la politica sui tassi della Bank of England è risultata aggressiva nel momento in cui bisognava esserlo in contrapposizione alla timidissima e conservatrice politica del taglio tassi della Bce.

Tuttavia, per chi vede la luce in prospettiva futura, e nemmeno troppo lontana, potrebbe iniziare a puntare qualche fiche sul pound soprattutto contro yen, fortificato negli ultimi mesi dall’avversione al rischio degli operatori istituzionali e del crollo dei carry trade. In realtà, se osserviamo il grafico mensile Sterlina/Yen possiamo notare che il cross è atterrato in un’area di supporto di lunghissimo periodo compresa tra 128-130. Una grande opportunità per investire sul pound senza grossi rischi in quanto la posizione potrebbe essere chiusa nel caso in cui avvenisse un approfondimento del ribasso con una chisura giornaliera (o settimanale per i più audaci) proprio sotto i 128.

La prossima settimana vi darò qualche dritta per aprire un conto per operare sulle valute (all’inizio solo dimostrativo o “demo”) partendo con un deposito iniziale di 500 o 1000 euro. Una cifra ridicola con la quale sarà possibile comunque ottenere ottimi risultati utilizzando le giuste strategie di ingresso e di gestione della posizione.

Alla prossima e buona domenica a tutti!

A cura di Nicola D’Antuono – info@miniday-trading.it

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