sabato 28 febbraio 2009

I primi tre mesi dell'ebook Trading a Capitali Ridotti

Oggi il mio ebook TRADING A CAPITALI RIDOTTI compie tre mesi e mi sembra giusto fare un attimino il punto della situazione. L'ebook, nonostante le poche settimane passate dalla sua pubblicazione, ha riscosso un buon successo raggiungendo ad oggi quasi le 230 copie vendute (o download effettuati). Numeri degni di un best-seller! Inoltre, soprattutto via e-mail, ho ricevuto diversi apprezzamenti di coloro che hanno acquistato il libro e di questo ne sono felicissimo. Insomma, un mega Grazie di cuore a tutti!!!

L'ebook Trading a Capitali Ridotti è un vero e proprio corso di formazione strutturato in 7 giornate nel corso delle quali vengono spiegate, passo dopo passo e attraverso un linguaggio reso il più semplice possibile per poter raggiungere il più vasto numero di persone (anche neofite), le migliori strategie attuabili per guadagnare cifre anche abbastanza interessanti sul mercato azionario italiano senza dimenticare l'importanza del money management e tutto ciò che riguarda la gestione dei rischi. Vengono presentati esempi concreti di come attuare le strategie proposte (breakout di ND Point, compressioni di volatilità, pullback, ecc.), anche attraverso operazioni realmente eseguite dal sottoscritto.
Per poter presentare un prodotto del genere, così dettagliato e schematizzato, ho dovuto sudare le cosiddette "sette camicie" ma alla fine è stato un lavoro piacevole, gratificante e che ritengo possa dare una mano a tutti coloro che si affacciano per la prima volta sui mercati ma anche a chi ha una buona esperienza. Un grazie anche alla Bruno Editore Tutta!, al suo presidente Giacomo Bruno, il gran cerimoniere di una fiera che tende ad allargarsi sempre più sia nei numeri sia dal punto di vista mediatico (il 2 marzo grande esclusiva addirittura sul TG1!!!). Complimenti al lavoro straordinario di tutto il team!
Per concludere lascio sulle pagine di questo blog, che ormai da un pò di tempo accompagna un gran numero di persone con articoli legati alla crescita finanziaria, le impressioni di coloro che hanno letto il libro. Grazie a tutti!
"Complimenti per il libro, oltre a rivelare tecniche preziose nel campo del day-trading, è anche un ottimo libro per il miglioramento della propria autostima".
- Mauro
"... Ho comprato il tuo libro e sono felice di averlo fatto perché per ora mi pare che valga più di quanto costi, sia per i contenuti sia per il modo di esporli. Complimenti! Approfitto per dirti che sto già da una settimana applicando in maniera sperimentale le tecniche da te descritte e per ora sono semplicemente entusiasta! Quando si dice soldi ben spesi...".
- Massimo

"... Ho trovato interessantissimo il tuo ebook Guadagnare con capitali ridotti...".

- Jean Yves

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

venerdì 27 febbraio 2009

Dal baratto al signoraggio (parte I)

In uno degli ultimi interventi nel blog (fine 2008), in occasione dell’ultima parte del mio articolo sulla crisi finanziaria, mi è stato chiesto di parlare del signoraggio bancario. L’argomento suscita sempre molto interesse in rete ed è particolarmente complesso per via di due correnti di pensiero che lo riguardano: una di tipo “scandalistico” molto in voga in rete ed un’altra “tradizionalista” portata avanti dalle istituzioni (detta “negazionista” dai sostenitori della linea scandalistica).
Prima di esporvi la mia opinione personale, preferisco analizzare l’argomento. Inoltre già mi conoscete e sapete che non sono il tipo che dice "questa cosa è così e dovete credermi sulla parola". Preferisco ragionare solo sul dimostrabile scientificamente e matematicamente come tra l’altro ho fatto nel mio libro Autoconsulenza Finanziaria. Oltre al signoraggio, avevo intenzione di scrivere un excursus sulla storia dell’economia, e, alla fine, ho scritto un articolo che comprendesse entrambe le tematiche. Per me è stato un grosso lavoro sviluppare quest’articolo (dato che al momento sto scrivendo il mio secondo libro) ma non ho voluto rimandare in quanto questi temi sono di scottante attualità per coloro che vogliono capire le basi dell’economia.

Possedendo basi di storia dell’economia possiamo capire gli eventi storici che hanno portato le istituzioni a fare determinate scelte anziché altre e, quindi, l’articolo sarà sviluppato come una dissertazione che presenterà dei fatti storicamente accaduti (e dati per certi dagli studiosi) e la loro possibile interpretazione. Gli argomenti saranno suddivisi in varie parti che ripercorreranno la storia dell’uomo e dell’economia che verranno pubblicati periodicamente. L’elenco degli argomenti sono:
- L’economia nella preistoria.
- La nascita del Baratto.
- Lo sviluppo del Baratto.
- La nascita della Moneta.
- Dalla Moneta al Signoraggio.
- Il sistema Gold Standard.
- Effetti della stampa incondizionata di Banconote.
- Perché l’utilizzo delle Banche Centrali Private.
- L’utilizzo della Riserva Frazionale.
- La Teoria del Signoraggio Bancario.
Oggi parleremo quindi dell’economia nella preistoria. Sin da quanto l’uomo è stato in grado di comunicare ha avuto la necessità di avere un sistema economico di supporto. Inizialmente gli esseri umani erano dei nomadi, abitavano in caverne e sfruttavano ciò che la natura potesse offrire. In pratica si mangiava frutta e verdura trovata sul posto, si cacciavano gli animali e poi, quando le risorse naturali si esaurivano ci si spostava in cerca di un nuovo rifugio (probabilmente lontano qualche chilometro) in cerca di nuove risorse da sfruttare.

In una società simile dove ci si spostava di continuo era praticamente impossibile poter formare comunità che superassero la ventina di elementi. Pensate che un numero elevato di persone hanno bisogno per sopravvivere di molte risorse, oppure, di spostarsi molto frequentemente per l’esaurimento rapido delle stesse. In una comunità così piccola ovviamente non esistono specializzazioni del lavoro e tutti fanno tutto. In pratica, le femmine si occupavano della prole e i pochi vecchi presenti (all’epoca molto rari per via dell’altissima mortalità) facevano in pratica i mantenuti o al più producevano le amigdale (pietra tagliente usata come arma o coltello) necessarie alla caccia. Tutti gli altri effettuavano lo stesso lavoro: caccia, perlustrazione e raccolta di cibo.
Pur essendo una comunità così elementare, necessitavano ugualmente di un'economia. Il fatto di mantenere gli anziani o le femmine del branco rimaste vedove era in pratica una primitiva forma di welfare con tassazione. I maschi in forze dovevano cacciare per sè, la loro famiglia e tutti gli inabili del gruppo devolvendo parte del loro lavoro per tale scopo. Quando il proverbio dice che nella vita di sicuro ci sono solo la morte e tasse evidentemente non scherzava considerando che è così in pratica dalla preistoria.

In quest’epoca esistevano inoltre dei mercanteggiamenti all’interno del gruppo e fra gruppi estranei. All’interno del gruppo ci si scambiavano gli oggetti (tipo delle pelli cacciate in cambio di ornamenti) ovviamente senza uso di monete, mentre fra gruppi si mercanteggiavano le persone. Spesso, o per il fato, o per per problemi legati alla mortalità, una comunità poteva ritrovarsi in penuria di femmine o maschi che comprometteva la sopravvivenza del gruppo stesso.

Un gruppo andava in un altro portando in dono del cibo (generalmente) in cambio ad esempio di una femmina e l’altro gruppo accettava per diminuire il numero di bocche da sfamare. Quindi in definitiva possiamo dire che già nell’epoca preistorica un sistema economico, già esisteva anche se molto rudimentale.

A cura di Patrizio Messina

Autore dell'ebook Autoconsulenza Finanziaria

giovedì 26 febbraio 2009

Uno short a bassissimo rischio su Prysmian!

Nella seduta di ieri ho effettuato un trade short su Prysmian utilizzando la strategia del pullback sulla Ema20 (grafico a 5 minuti) di un titolo in forte tendenza ribassista. Ne avevo già parlato negli ultimi giorni sempre su questo blog e anche ieri avevo mostrato un trade su un tasso di cambio reso possibile grazie a questa semplice tecnica di ingresso.

Ecco il grafico a 5 minuti del titolo e i punti di ingresso e di uscita.

Il mio ingresso short è avvenuto a 7,15€ proprio sul test della Ema20 mentre Wall Street iniziava a scendere con forza. Non potevo chiedere di meglio. Stop loss a 7,17€ per un rischio clamorosamente basso. Ricompro il 55% della posizione a 7,085€ e chiudo il restante 45% a 7,02€ dopo aver visualizzato un hammer sul breakout dell'ND Point posto a 7€.

Col senno di poi, la decisione di vendere l'ultima parte della posizione a 7,02€ non è stata felice dato che i prezzi sono poi scesi fino a 7,83€. Tuttavia, la formazione dell'hammer indicava in quel momento una netta presa di posizione dei compratori sui supporti per cui concettualmente possiamo dire che chiudere il trade è stata comunque una mossa giusta.

Alla prossima!

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

mercoledì 25 febbraio 2009

Gallina vecchia fa buon brodo...

Sulle umili pagine di questo blog ho spesso affermato che il vero successo di un trader non dipende tanto dal trading system perfetto (che poi non esiste nemmeno...) bensì da altre componenti, soprattutto psicologiche e legate alla gestione del capitale (il position sizing prima di tutto!!!). Ora, volendo restare nella sfera prettamante tecnica e delle strategie di ingresso, devo dire con dispiacere che noto moltissimi aspiranti trader arrabattarsi tra innumerevoli tecniche proposte da una miriade di trader che non fanno altro che ingarbugliare solamente le cose. Tuttavia, devo ammettere che anche io agli inizi ho commesso questo errore. Ed è per questo che sono qui con questi articoli allo scopo di evitare eventuali lacune non ancora colmate. Insomma, la semplicità prima di tutto. Poche tecniche e tanto money management corretto.
In questo blog vi ho spesso mostrato una strategia che utilizzo spesso soprattutto sul Forex. Si tratta del pullback sulla EMA20 di un tasso di cambio in forte e/o fortissima tendeza. Anche ieri c'è stato un nuovo case study sul cross GBP-USD (Sterlina contro Dollaro Usa).


Una volta identificato un forte trend (nella fattispecie ribassista) - puoi anche aiutarti con l'ADX maggiore di 30 che inserisco sempre sotto il grafico dei prezzi - non devi far altro che attendere un pullback. A questo punto, una volta stabiliti ingresso e stop loss, necessiti di una buona strategia di money management altrimenti il tuo entry potrebbe essere vanificato da una scorretta gestione del trade. E sarebbe un vero peccato...

Presto ti farò vedere alcune modalità di gestione della posizione e anche quelle che utilizzo io...

Alla prossima!
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

lunedì 23 febbraio 2009

Pillole per il successo...

Una delle cose che ho imparato dai migliori autori mondiali dal punto di vista della motivazione e dell'autostima è che molti dei nostri obiettivi mancano della dovuta "ispirazione". Il formatore numero uno al mondo, Anthony Robbins, dice che "il segreto per sprigionare la tua vera forza è di darti delle mete che siano abbastanza affascinanti da ispirare realmente la tua creatività e accendere la tua passione".

Se ritieni che questa frase abbia un senso e intendi fare qualcosa per raggiungere il tuo obiettivo, ti suggerisco sin da oggi di agire in modo deciso "senza se e senza ma". Scegli immediatamente quali obiettivi perseguire (personali, professionali, finanziari), attraverso un brainstorming consapevole. Cos'è che ti fa alzare presto la mattina e andare a dormire tardi la sera? Vedi nella tua meta da raggiungere un concentrato di passione e ossessione? Bene. Fai così. Prendi un foglio di carta e scrivi subito (non pensarlo solamente!) la meta che vuoi raggiungere, in che modo vuoi farlo e assegnati un limite di tempo per realizzarlo. E' un progetto che dà i giusti stimoli per essere perseguito? Può rappresentare per te una sfida? Ti offre la possibilità di scoprire le tue potenzialità, mettere a frutto i tuoi talenti e farti spingere oltre i tuoi limiti?
Inizia subito... buon lavoro!
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

La storia dell'eBook dal 1968 al 2009

Ciao ragazzi, spinto dalle domande della studentessa che sta portando avanti la tesi di laurea sugli ebook, ho fatto un’approfondita ricerca per l’Osservatorio Ebook per studiare la storia degli ebook, dalla nascita ad oggi. Il risultato è molto interessante e non senza sorprese!

Secondo uno studio dell’Università di Messina, “l’idea del libro elettronico è nata insieme a quella del personal computer, partorita dalla fervida mente di Alan Kay. Nel 1968 Kay concepì l’idea di un dispositivo, da lui chiamato Dynabook, il libro dinamico, che avrebbe dovuto essere un personal computer interattivo e portatile, accessibile come un libro. L’idea del Dynabook fu alla base del lavoro svolto dallo studioso presso lo Xerox Palo Alto Research Center (PARC), dove videro la luce concetti come quello di “finestra”, “icona”, “doppio click”.
Un importante passo avanti nella storia dell’ebook è rappresentato dall’interesse per i testi letterari in formato elettronico suscitato dal Project Gutenberg. Nel lontano 1971 Michael Hart decise di utilizzare i primi computer per l’archiviazione e la ricerca delle informazioni contenute nel patrimonio librario mondiale: prendeva così l’avvio il Project Gutenberg.

Dobbiamo a Dick Brass, poi vicepresidente per lo sviluppo tecnologico di Microsoft, il primo dizionario elettronico, nonché il primo software di correzione ortografica. Nel 1981 per la Dictronics Publishing, Inc. egli contribuì alla realizzazione del Random House Electronic Thesaurus, che può a buon diritto esser considerata la prima enciclopedia elettronica disponibile sul mercato.

Il primo dispositivo che per certi aspetti può esser ricondotto ad un ebook reader, fu realizzato nel 1986 dalla Franklin Electronic Publisher, seguito poi nel 1990 da Sony che introdusse il Sony Data Discman, dotato di uno schermo che associava alle capacità di lettura di CD audio e video anche quella di cd contenenti testi.

Il primo lettore dedicato per ebook è stato il Rocket ebook reader prodotto dalla Nuvomedia, una società fondata nel 1998 con il supporto dei capitali di Barnes & Noble. Il dispositivo, una tavoletta dotata di uno schermo monocromatico a cristalli liquidi sensibile al tocco, è stato presentato nel corso della Fiera del Libro di Francoforte nel 1998.

Il 2000 può essere considerato l’anno zero per l’ebook.

Storico fu il primo caso editoriale, il 14 Marzo 2000, con il rilascio in formato ebook da parte di Stephen King, autore tra i più venduti al mondo, del romanzo breve Riding the Bullett (Cavalcando il proiettile). Il maestro dell’horror ha reso disponibile il romanzo esclusivamente sul web affidandone la distribuzione ai principali venditori di libri online: nelle prime 48 ore l’ebook è stato acquistato e scaricato da ben 500.000 persone.

Nel corso del 2000 sulla scorta dell’euforia generale per il fenomeno e-book anche alcuni giganti dell’editoria e della distribuzione hanno deciso di entrare nel mercato del libro elettronico: Time-Warner, Random House, Simon&Schuster, McGraw-Hill, Barnes&Noble, Microsoft; anche Amazon a partire dal 2001 ha iniziato la distribuzione di ebook.

Anche in Italia tra il 2000 ed il 2001 si è assistito alla scesa in campo di importanti soggetti quali Mondadori, Rizzoli-RCS, Apogeo-Longanesi, Il Sole 24 ore, Fazi Editore e Laterza che hanno avviato iniziative per la distribuzione e commercializzazione di libri elettronici.

Non sono rimaste a guardare le grandi software house, multinazionali del calibro di Microsoft e Adobe, che intravedendo la possibilità di congrui guadagni hanno deciso di lanciarsi nell’agone dell’ebook con delle proprie piattaforme tecnologiche.
Nel corso del 2000 vide addirittura la luce un premio letterario internazionale riservato agli ebook, il Frankfurt eBook Awards, organizzato nell’ambito della Fiera del Libro di Francoforte, a testimonianza del grande entusiasmo che in tutti i settori vi era per l’ebook; tuttavia, già nel corso del 2001 il mercato non si rivelò maturo per il nuovo oggetto digitale, e l’imperversare della “guerra degli mp3″ ed il caso Napster smorzarono decisamente gli iniziali entusiasmi per l’ebook”. Molti editori italiani abbandonarono il progetto ebook.

E poi cosa è successo?

Nel 2002 qualcosa è timidamente iniziato a cambiare: negli Stati Uniti è boom per il fenomeno degli ebook informativi, tecnici e professionali. In Italia Umberto Eco dichiara “Gli ebook sono fondamentali nel settore professionale e per i manuali tecnici”. Meno per romanzi e poesie.

In Italia, sempre nel 2002, Bruno Editore inizia il suo percorso di editore digitale, proponendo i primi ebook per la formazione: manuali pratici sulla comunicazione, sulla vendita, sull’autostima e sulle relazioni personali. Un grande successo che negli anni ha superato i 300.000 download.

Dal 2002 il mercato ha iniziato a proliferare, con una crescita esponenziale testimoniata dai dati mondiali di fatturato, disponibili su International Digital Publishing Forum, l’organo ufficiale americano che monitora il mercato degli ebook.
Dal 2002 al 2008 il mercato è passato da 5,7 a 52,4 milioni di dollari, con una crescita superiore all’800%.

Il 2008 è da considerarsi sicuramente l’anno della svolta a livello mondiale: i colossi dell’elettronica sono scesi in campo con Ebook Reader di nuova generazione (Kindle, Cybook, Plastic Logic, Polymer Vision, Irex, Sony, ma anche Librofonino TIM e Iphone), altamente performanti, per lo più con tecnologia e-ink, l’inchiosto elettronico che non affatica la vista e non consuma corrente.

Amazon lancia il Kindle e ne vende 500.000 pezzi in un anno e si appresta al lancio del suo successore, Kindle 2. Altre aziende sono scese in campo con nuove tecnologie, inchiostri elettronici a colori e in grado di riprodurre video. La fantascienza del film Minority Report si sta concretizzando velocemente.

Il 2008 è stato anche l’anno degli USB-Book, i primi dispositivi per portare gli ebook in libreria. Si parla anche di stampa on demand, per spingere gli editori a produrre ebook e stamparli solo in caso di bisogno, portando ad un notevole risparmio di costi e una maggiore attenzione per l’ambiente.

Il 5 Dicembre 2008 è una data storica: per la prima volta in Italia l’ebook è protagonista di una Fiera del Libro.

A Roma, in occasione di Più Libri Più Liberi, oltre 60.000 visitatori scoprono l’ebook in fiera. La conferenza “Ebook e Web 2.0, le nuove frontiere del leggere multimediale” è un clamoroso successo che coinvolge aziende del calibro di Microsoft, Fastweb, Bruno Editore e esponenti di Confindustria, Isimm, Politecnico di Milano, La Sapienza di Roma.

In Italia il mercato cresce del 197% rispetto a Dicembre 2007 e conquista una percentuale del 3% del mercato mondiale degli ebook, e anche l’AIE (Associazione Italiana Editori) si apre all’editoria digitale.

In contemporanea si sviluppano progetti di editoria digitale a livello mondiale: Google Books, che porta online e su cellulari oltre un milione di ebook, e Europeana, la biblioteca digitale da 2 milioni di ebook.
Il 2009 è stato definito l’anno degli ebook, e alcune testate giornalistiche ne riportano i 21 motivi. In realtà il sorpasso del digitale sulla carta è già avvenuto nel 2008, secondo un’indagine approfondita condotta dal Pew Research Center for the People & Press.

I quotidiani americani iniziano a vedere nel digitale l’unica salvezza dalla crisi economica mondiale. Il New York Times, in gravi difficoltà economiche, ha invitato i propri lettori a rivolgersi alle news sul web piuttosto che alla propria edizione cartacea. Esquire è uscito in edicola con un’edizione speciale con copertina in carta elettronica.

Secondo una recente indagine del Politecnico di Milano il futuro dell’editoria digitale è nel web 2.0. In qualche modo queste ricerche, come sottolineato anche dal quotidiano Daily Net, richiamano all’esperienza di Bruno Editore, che ha valorizzato il web 2.0 attraverso il proprio portale e blog e il Club Autori Italiani, il primo club di esperti di formazione, autori di ebook.

E gli altri editori italiani?

Purtroppo sono ancora indietro sul mercato ebook, sia da un punto di vista concettuale (con tutte le difficoltà tecniche connesse al portare migliaia di libri in digitale e distribuirli) che da un punto di vista contenutistico: se funzionano solo gli ebook per la formazione, cosa fare del 90% dei libri che sono romanzi?

Eppure la data storica si sta avvicinando: il 15 Aprile 2009 uno straordinario evento (TOP SECRET) porterà alla RIVOLUZIONE degli ebook in Italia.
A cura di Giacomo Bruno - Curatore dell’Osservatorio Ebook

domenica 22 febbraio 2009

Ripristinata l'operatività short intraday sull'Azionario.. una ripassatina non guasta!

Venerdì ho ricevuto una email dalla mia Sim che mi annunciava il ripristino dell'operatività short intraday (con l'utilizzo della leva) sui titoli del mercato azionario italiano, tranne soltanto i finanziari (bancari e assicurativi).
A tal proposito ho pensato che possiamo fare una piccola ripassata della strategia che ritengo maggiormente efficace per lavorare i mercati al ribasso nell'intraday. Si tratta del pullback sulla EMA20 (media mobile esponenziale a 20 periodi) sui grafici intraday a 5 minuti. Questa tecnica utilizza anche l'andamento del Future S&P/Mib40 (o semplicemente dell'indice) per avere una conferma del movimento ribassista in atto, in modo tale da shortare un titolo in linea con la direzione principale del mercato.

Questa strategia permette di entrare in prossimità dei massimi intraday (o sull'ultimo swing positivo di un trend intraday ribassista), prima che le quotazioni tornino a scendere violentemente sfruttando anche il cosiddetto panic selling. Vediamo subito un esempio pratico di un trade short che ho eseguito personalmente tempo fa sul titolo Fondiaria-Sai (simbolo: FSA) proprio utilizzando questa semplice strategia.

Non appena il Future S&P/Mib40 iniziava a scendere velocemente, si tirava con sè la maggior parte dei titoli del listino soprattutto quelli appartenenti all'indice principale di mercato (S&P/Mib40). Avendo in watchlist Fondiaria-Sai tra quelli più appetibili per lo short, ho proceduto con una vendita allo scoperto non appena mi sono accorto dell'inversione in atto. Se vuoi capire come selezionare al meglio le azioni e quali tecniche utilizzare per lo short selling, ti consiglio vivamente il mio ebook Trading a Capitali Ridotti dove ho spiegato dettagliatamente tutto questo.

Sono entrato short su Fondiaria-Sai a 16,67€ con 400 azioni e con uno stop loss sui massimi di giornata in area 16,80€. Insomma, direi un rischio più che accettabile. Il successivo movimento è stato decisamente violento e sono uscito a 16,30€ (praticamente sui bottom intraday) sullo spike del prezzo. Risultato netto: 140 euro in circa 10 minuti!


Buona domenica a tutti e... alla prossima!

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

sabato 21 febbraio 2009

Price Action e Market Movers nel mercato dei cambi

Il trader che opera sul Forex deve essere consapevole che il prezzo in questo mercato è sovrano. Non che non lo sia anche in altri mercati (come l'Azionario, ad esempio), ma sul Forex non contano tanto gli indicatori, gli oscillatori o i volumi bensì lo studio dei livelli di prezzo maggiormente significativi (ND Point).
Combinando l'azione del prezzo (price action) e quella dei market movers (i dati macroeconomici) si può costruire una perfetta macchina da soldi per guadagnare sul Forex.
Ieri, ad esempio, prima del dato sulle vendite al dettaglio in Gran Bretagna (ore 10.30), il cross GBP-USD (pound contro dollaro USA) stava congestionando in un range abbastanza definito dove non era difficile trovare un ND Point sul quale impostare l'operatività. Infatti, non è tanto importante sapere se il dato è migliore o peggiore delle stime quanto verificare la reazione degli investitori all'uscita del dato stesso. Il dato macroeconomico funge spesso da carburante per la salita o la discesa dei prezzi.

Alle 10.30 il cross GBP-USD ha sfondato l'estremo alto della congestione posto a 1.4220 e, nel giro di pochissimi istanti, ha messo a segno una salita da circa 60 pips!



Dunque, prima di un dato ci si può organizzare inserendo degli ordini condizionati che contemplino una precisa strategia di money management in modo tale da far dormire sogni tranquilli al trader in un contesto di elevata volatilità dopo la pubblicazione di un dato macro.
Price Action e Market Movers: una miscela decisamente esplosiva...
Alla prossima!
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

giovedì 19 febbraio 2009

Come scegliere il mutuo

Buongiorno cari lettori. Oggi voglio proporvi un ebook utilissimo per chiunque volesse approfondire le tematiche riguardanti i mutui, studiando le migliori strategie per la scelta e la stipula del contratto di mutuo. L'ebook Come Scegliere Il Mutuo è stato scritto da Guido Di Domenico, un collega che stimo tantissimo, ed è edito dalla casa editrice Bruno Editore, il leader in Italia nel settore degli ebook per la formazione che ha pubblicato già anche il mio ebook Trading a Capitali Ridotti.

L'autore vi spiegherà le migliori tecniche per stipulare un mutuo senza avere in seguito brutte sorprese, come calcolare la rata mensile, come fare un piano di ammortamento per tenere le spese future sotto controllo, come districarsi abilmente nell'ardua scelta tra fisso e variabile, come massimizzare i benefici fiscali e tanto altro ancora.


Anche risparmiando 18 euro su una rata per un mutuo di 25 anni, vuol dire risparmiare 5400 euro...

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

Le accumulazioni sui massimi su valute in forte trend

Una strategia molto valida sul mercato valutario (Forex) è quella di lavorare valute con un trend intraday molto forte che stanno effettuando un'accumulazione appena sotto i massimi. Le accumulazioni si presentano spesso con una decisa contrazione di volatilità, una vera manna per il trader pronto a intervenire al breakout di un livello significativo (ND Point).

Ti mostro ora un paio di esempi pratici su due cross valutari che proprio oggi hanno compiuto movimenti spettacolari a seguito del breakout dei massimi relativi dopo aver congestionato sotto gli stessi per diverse ore. Si trata di Usd-Jpy e Aud-Jpy. Guarda un pò...

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

mercoledì 18 febbraio 2009

Non comprare mai le azioni in pre-apertura

Nella mia esperienza pluriennale di trader, ho vissuto in prima persona diverse situazioni (sia sulla mia pelle che su quella degli altri) che mi hanno fatto capire alcuni errori da evitare quando si svolge mera attività di day-trading. Un errore comune a moltissimi trader è quello di acquistare o vendere allo scoperto un titolo prima della sua apertura.
Un trader che utilizza questa metodologia cerca chiaramente di sfruttare la volatilità dei primissimi istanti di contrattazione. Tuttavia, c'è il rovescio della medaglia che è quello di non riuscire a prendere il controllo della posizione aperta con conseguente difficoltà a gestire il rischio di posizione.
L'ideale, dunque, è attendere quantomeno i primi 5 minuti di contrattazione prima di prendere posizione sul mercato. Nel mio ebook Trading a Capitali Ridotti ho spiegato una tecnica intraday (il flashback, ndr) che sfrutta l'elevato momentum di un titolo che aveva formato nella seduta precedente un 3 Wakeup Call (candele ad ampio range con volumi molto alti) e che si attiva solo dopo i primi 5 minuti di contrattazione.
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

martedì 17 febbraio 2009

Come riconoscere un trader di successo

I trader vengono inquadrati generalmente come persone dotate di un QI superiore alla media e con una capacità di macinare guadagni su guadagni grazie all’utilizzo di un trading system perfetto. In realtà, tutti i trader – anche i migliori – devono affrontare alcuni momenti di difficoltà. La grande dote dei trader migliori risiede proprio nella capacità di superare questi momenti negativi attraverso la pazienza e lo studio del proprio operato. I migliori trader non si arredono mai, vanno avanti anche se qualcosa va storto. Chiedono sempre di giocare un altro round…

D’altronde, tutti sono capaci di guadagnare e di diventare eroi quando il mercato su cui si opera è nettamente favorevole. Il trader di successo è colui che riesce a superare le fasi più delicate, quando tutto sembra andare storto o il mercato in cui si opera sembra particolarmente complesso. Queste doti si acquistano con l’esperienza e attraverso un apprendistato considerevole dal punto di vista psicologico.

Il trader di successo trova la forza di andare avanti nei momenti difficili grazie a una eccezionale capacità di adattamento agli eventi, favorevoli o non che siano. E’ consapevole del fatto che le fasi delicate si superano cercando di perdere poco o comunque di mantenere le perdite al minimo. D’altronde, sopravvivendo nelle fasi più difficili del mercato si aumenta la propria autostima e si diventa più saggi. E sopravvivendo si crea il presupposto di lungo termine per guadagnare…

A cura di Nicola D’Antuono – info@miniday-trading.it

lunedì 16 febbraio 2009

Alla ricerca delle inversioni intraday sul mercato Forex

Una delle migliori strategie sul mercato Forex per intervenire sulle inversioni di breve e/o brevissimo periodo è quella di ricercare i cosiddetti 123 Low o High (a seconda che l'inversione sia rialzista o ribassista), uno dei pattern grafici più famosi del trader americano Joe Ross insieme al Ross Hook.

E' una strategia abbastanza semplice, sia nell'identificazione del pattern che dal punto di vista operativo. Nel caso di un 123 Low (la versione 123 High è speculare), bisogna andare alla ricerca di un trend ribassista molto forte che sta invertendo la rotta a seguito di un movimento 123. Il punto numero 1 rappresenta il bottom del bearish trend, il punto numero 2 il primo pullback al rialzo e il punto numero 3 un secondo bottom leggermente più alto del punto numero 1.


Osserva il seguente grafico su GBP-USD (time frane a 5 minuti) e studia il pattern 123 Low identificato nell'Ellipse gialla. Presto ne riparleremo più approfonditamente...



A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

domenica 15 febbraio 2009

Un regalo per i lettori di questo blog...

Cari lettori, sono le ore 19.25 di domenica 15 febbraio 2009... Tra poco più di un'ora, da grande appassionato di calcio che sono, assisterò al derby della Madonnina Milan-Inter sperando in un regalo da parte dei calciatori rossoneri (ebbene sì, sono un tifoso del Milan)... Di sicuro, però, un regalo posso farlo a voi...
Da domattina, dalle ore 08,30 in poi, potete richiedermi gratuitamente all'indirizzo e-mail info@miniday-trading.it la newsletter Traders Truth (n. 331) valida per la seduta del 16 febbraio. Parlo soprattutto di azioni e un pò di valute...
Sperando di fare cosa gradita a tutti...
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

sabato 14 febbraio 2009

I pullback intraday nel mercato Forex

Lo scopo di questo blog è fornire spunti formativi che possano aiutarti a crescere nel variegato mondo dei mercati finanziari. Anche oggi voglio mostrarti, come è mio solito fare attraverso esempi pratici, le migliori strategie di trading sul mercato Forex. In realtà, questo modus operandi l'ho già mostrato a più riprese e ad essere sincero funziona benissimo perché è concettualmente logico e prevede la possibilità di entrare su un tasso di cambio in forte trend (intraday) a seguito di un fisiologico pullback.

Ad esempio, nella giornata di ieri (in mattinata, in verità), la sterlina ha mostrato i muscoli nei confronti delle altre valute. Il cross GBP-JPY (Pound contro Yen) è più volatile (vuoi anche lo spread di 6 pip) e quindi anche quello che ha potenzialmente le migliori capacità di mettere a punto marcatissime escursioni di prezzo in poco tempo.
Ebbene, osserva questo grafico a 5 minuti del cross GBP-JPY e nota come si poteva saltare sul "treno della felicità" dopo la prima fermata nei pressi della EMA20. Il tutto è racchiuso nell'ellipse gialla.

Praticamente, dopo la formazione del primo ND Point (o Ross Hook), è avvenuto un ritracciamento che permetteva di entrare senza grossi rischi a 131.50-55 con stop loss a 131.30. Anche utilizzando un lotto molto piccolo (0.1 o 0.2) si poteva cavalcare un trend al rialzo del pound fortissimo con la possibilità di lucrare - grazie a una buona gestione del trailing stop - anche 200 pip (e oltre) nel corso della mattinata.
Un saluto a tutti, buon San Valentino e buon week-end!!!
Alla prossima...

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

venerdì 13 febbraio 2009

Vendi, guadagna e... pentiti!

E' uno dei più famosi detti della Borsa. Nulla di più vero. Ti racconto la storia di un trade long che eseguii qualche mese fa. Entrai al rialzo su Eurofly a 1,23€ e con il titolo a 9% circa decisi di non vendere perché speravo nella sospensione per eccesso di rialzo. Già, speravo... anche se tecnicamente bisognava uscire e prendere il guadagno conseguito. Non mi capita spesso ma per una volta, lo ammetto, l'ho fatto anche io. Speranza + avidità = LOSS. Mettetevelo ben impresso nella mente. Qui non si scappa... Vi mostro la mia storia a colori...

Questa è la big picture che mi spinse a tenere in considerazione il titolo per una long nell'intraday una volta superato il livello 1,22€.


Questo, invece, è il riassunto di quello che mi è capitato nell'intraday e il modo in cui mi son fatto scappare l'anguilla dalle mani...

Di solito, però, queste storie hanno quantomeno una seconda parte, perché poi ci si appassiona e non se ne riesce più a fare a meno per un certo periodo... proprio come la cioccolata per i più golosi, il whisky per chi ama "l'arte del bere" e i fondi comuni per un promotore finanziario, che ha la necessità (per "campare") di "sganciarli" al malcapitato risparmiatore di turno...

Qualche giorno dopo ho visto che il titolo apriva decisamente alto, ma non mi spaventavo di certo perché il suo nome era Eurofly... Ancora lui. Già, perché questo non vola solo tra le nuvole ma, quando ci si mette di impegno, anche in Borsa... E io, a seguito di un flashback sui 5 minuti, e osservando i volumi veramente elevati in open, entravo a 1,25€ solo con 2000 pezzi, visto che stavo maneggiando un titolo con una volatilità storica del 90% circa...
Quando ho visto che toccava 1,28€ mi son fatto da parte, uscendo da bravo scolaretto che ha imparato la lezione, a 1,279€. Pochi istanti mi bastano per mettere in tasca 50 euro netti.


Ma ecco che questo si mette a correre raggiungendo ben presto la sospensione per eccesso di rialzo. Non aprirà più e il suo prezzo di chiusura sarà 1,375€. Praticamente un 7,5% regalato a colui che ha sempre la pancia piena e che non ha bisogno di regali: Mr Market.

Ma poi pensandoci bene, alla fine è proprio vero quello che si ripete pappagallescamente in Borsa, cioè il classico detto: vendi, guadagna e pentiti...
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

giovedì 12 febbraio 2009

Un pattern raro ma molto esplosivo: il boomers

Salve a tutti. Oggi voglio parlarvi di un pattern decisamente raro ma con un elevato carico esplosivo. Si tratta del cosiddetto boomers (o “triangolino dinamite”), così chiamato dal famoso trader americano Jeff Cooper in quanto identifica una decisa contrazione di volatilità dovuta alla presenza di una serie continua di narrow range (candele con range ridotto).

Il boomers è un pattern che prevede la presenza di due candele inside consecutive che rappresentano una pausa di un trend molto forte. A tal proposito, per definire al meglio la forza del trend in atto, è preferibile utilizzare l’indicatore ADX che deve essere maggiore di 30.

Tuttavia, ho creato questo pattern sul software ProRealTime.com per cui, inviandomi un'e-mail a info@miniday-trading.it, potete richiedermelo tranquillamente specificando nell’oggetto FORMULA BMRS. Vediamo ora qualche esempio.

Come detto in precedenza, il boomers ha maggiori probabilità di successo se accompagnato dalla presenza di un ADX molto elevato (almeno superiore a 30). Tuttavia, può accadere che sia in atto un trend emergente abbastanza forte con una pausa di tre sedute che portano alla formazione di un boomers (quindi, anche senza ADX maggiore di 30). Ecco un esempio.

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

mercoledì 11 febbraio 2009

Un buon trade sul tasso di cambio Euro-Yen

Salve cari lettori. Ieri ho saltato il solito appuntamento con l'articolo formativo per motivi personali e di fatto sono stato lontano da monitor e pc per tutta la giornata. Difficile che riesca a trovare molto tempo anche fino alla fine di questa settimana, ma posterò comunque gli articoli.

Oggi voglio mostrarvi il trade che ho eseguito sul cross Euro-Yen un paio di giorni fa che mi ha fruttato ben oltre 80 euro senza la mia costante attenzione davanti al pc. Con questo non voglio mettere in risalto una mia eventuale bravura nell'eseguire con successo questo trade, bensì offrire spunti formativi che possano ispirarvi nell'ambito della vostra operatività.

Il copione è sempre lo stesso sulle valute. Cerco un trend abbastanza marcato di una valuta nei confronti delle altre e poi prendo posizione sul ritracciamento (magari sulla EMA20). Vi mostro il grafico intraday del cross Eur-Jpy.


Sono entrato al rialzo sull'euro contro yen appena poco prima prima di 118 e, non appena, i corsi sono saliti di 20-30 tick ho messo lo stop loss in pareggio andando così in free-trade. Insomma, se sale tanto di guadagnato, se scende non perdo nemmeno un euro... Bello no? Il cross si è mosso decisamente in trend e ho poi chiuso la posizione a 118.96 con lotto 0.1.

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

lunedì 9 febbraio 2009

Il potere delle ID/NR7

Una delle mie strategie preferite sul mercato azionario (e non solo…) è quella di ricercare titoli che stanno mostrando una netta contrazione della volatilità in modo tale da poter lavorare il successivo breakout sia del prezzo che della volatilità stessa. Nella maggior parte dei casi, i movimenti successivi alle compressioni della volatilità sono molto marcati. Più un titolo rimane compresso tanto maggiore sarà il successivo movimento del prezzo.

Tuttavia, esistono casi in cui la contrazione della volatilità avviene per una sola giornata. Chiamiamola “pausa” di un forte trend (definito o emergente) in atto. Questa caratteristica della volatilità viene identificata soprattutto grazie alle cosiddette IDNR7 (ID = inside day; NR = narrow range), cioè candele con il range più piccolo delle ultime 7 sedute.

Per capire meglio il tutto vediamo un esempio pratico relativo a Tod’s (simbolo: TOD), titolo quotato sul segmento Midex di Borsa Italiana. Venerdì 7 febbraio ha formato una ID/NR7 toccando nuovamente il massimo precedente posto a 30,78 e configurando così un ND Point.

Stamattina, i prezzi hanno superato questo livello spingendosi velocemente fino a quasi 31,50. Insomma, una grande opportunità di profitto in pochissimo tempo sfruttando sia il breakout di un livello di prezzo significativo sia un breakout della volatilità.


Alla prossima!

A cura di Nicola D’Antuono – info@miniday-trading.it

domenica 8 febbraio 2009

Fischioni & Straddle

Ben ritrovati stimatissimi lettori di questo blog, come promesso nel precedente articolo oggi vi farò conoscere la vera forza delle opzioni finanziarie e in particolar modo esamineremo due strategie differenti, una direzionale e una neutrale. Le strategie che vi presento sono due:

1 il fischione


2 la straddle

Cominciamo con il fischione. La strategia ve la propongo così come è riuscita al sottoscritto nell’ottobre del 2008. Ho avuto l’occasione di eseguirla altre volte dopo tale data, ma quella di ottobre è stata davvero eccezionale, e ve la voglio proprio far vedere. Ci tengo inoltre a dirvi che io come qualunque trader che si rispetti possiedo un piccolo diario del trading, in cui vengono annotate tutte le operazioni eseguite, così non ho fatto altro che sfogliare a ritroso nel tempo sul mio diario, e ho scovato proprio questa operazione. Cominciamo nel dire in che cosa consiste il fischione.

Il fischione è una strategia direzionale che preclude la ricerca di titoli che hanno avuto una forte variazione percentuale di prezzo (percent change), infatti in teoria dopo una violenta variazione il titolo nei giorni seguenti subisce un rafforzamento della tendenza, soprattutto se si tratta di rotture tecniche importanti, così la strategia si snoda attraverso l’acquisto di opzioni out of the money poco costose.

E’ particolarmente semplice da applicare, e può essere sia rialzista che ribassista, nel nostro caso concreto si tratta di un fischione ribassista. Premetto che esistono strategie più redditizie di questa, ma precludono le doti di un buon analista, ma questa è davvero semplice, perché quando si verifica una percentuale di variazione ampia giustificata da una rottura importante è ovvio che il prezzo continuerà a scendere anche senza la necessità di analizzare il trend storico, così vediamo cosa succede. Nel nostro caso siamo di fronte a Google Inc.


Come si può osservare il titolo era incanalato in un sistema di supporto e resistenza dinamico da molti mesi, e il 4 ottobre il titolo sfonda la trendline inferiore (supporto) con un forte breakway gap che conferisce al titolo una variazione quasi del 9% accompagnata da volumi di scambio crescenti ed elevatissimi. Era evidente quindi quanto era forte la pressione di coloro che volevano vendere. Comunque dopo il verificarsi del breakout ho preso posizione subito dopo l’apertura acquistando 5 put con strike 340$ (fortemente OTM) e scadenza ottobre per un premio pari a 380$ ad opzione, perciò un investimento totale pari a 1900$. La situazione poteva essere così sintetizzata:

Buy 1 GOOG OTT08 340 PUT (3.8). Costo: 380$ ad opzione. Punto di pareggio: 336.2$. Massimo rischio: 380$ ad opzione. Profitto massimo: ILLIMITATO

Come da programma il titolo è sceso per i prossimi 4 giorni fino a circa 328$, e giorno 8 ottobre alle ore 9 e 30 ho chiuso la posizione, la situazione era la seguente: Profitto: 820$ per opzione, perciò in totale 4100$. ROI: 215%.


Riassumendo, con un investimento di 1900$ ho prelevato un profitto di 4100$, ottenendo un rendimento del 215% in 4 giorni lavorativi.Il fischione è una strategia sicura, ma in realtà se ci pensate io sono entrato in ritardo, e cioè subito dopo la rottura, in quanto lo preclude proprio la stessa strategia, però vi dico che si poteva ottenere molto di più applicando la strategia long put ancora prima del sorgere del gap down, ottenendo in quel caso un profitto intorno al 400% ed oltre. Perciò se siete alle prime armi accontentatevi di profitti del 200%, quando le vostre doti da analista saranno adeguatamente sviluppate potete pensare a maxi rendimenti del 400% in su. Passiamo ora alla straddle.


La straddle a differenza del fischione è una strategia neutrale. Con questa strategia siete in grado di prendere profitto qualunque sia la direzione del mercato purchè si muova con una certa consistenza. Sì avete capito bene, non importa se il titolo sale o scende, basta che si muova violentemente e prenderete profitti. La strategia consiste nell’acquistare una call ed una put contemporaneamente, con lo stesso strike at the money e con la stessa scadenza.

Perciò a differenza del fischione, in cui ci muoviamo dopo l’esplosione del trend, in questo caso dobbiamo anticiparlo, come si fa? Ci sono due modi, uno tecnico ed uno fondamentale. Quello tecnico riguarda le compressioni di volatilità (squezee) osservabili utilizzando le bande di Bollinger, e se ben ricordate ve ne aveva già parlato su questo blog lo stimatissimo collega Nicola D’Antuono. Comunque in parole povere un’eccessiva compressione di volatilità è segno di un’esplosione imminente, solo che non sappiamo in che direzione, ma a noi non interessa perché utilizzeremo la straddle, e guadagneremo in entrambe le direzioni. Il metodo fondamentale invece consiste nell’identificare la data della dichiarazione degli utili trimestrali, e ciò è possibile visitando il sito http://www.earnings.com/, all’interno vi basterà digitare il ticker o codice dell’azienda (nel mio ebook vi fornirò i ticker più importanti) e osservare la data degli utili. In corrispondenza della data degli utili il mercato è nervoso e davvero senza pietà, e cioè se gli utili hanno dichiarato un rendimento nel margine delle aspettative allora salirà a dismisura, ma Dio non voglia che abbia deluso gli investitori, perché in quel caso cadrà nel vuoto.


Quindi in corrispondenza degli utili il prezzo del titolo quasi sempre esplode o a rialzo o a ribasso, ma a noi di questo non importa nulla, infatti basta che si muova, applicando la straddle non ci interessa la direzione che prenderà il mercato, ecco perché è neutra. Vediamo ora un gran caso concreto. Qui sotto c’è il grafico del Chicago Mercantile Exchange Group Inc. Come si vede è possibile applicare due straddle. La prima sulla compressione di volatilità, e la seconda sulla dichiarazione degli utili di ottobre.


Nel primo caso ho agito acquistando una put ed una call il 15 settembre con strike 335$, per un valore complessivo di 2700$. Il punto di pareggio superiore era situato a 362$. Dopo l’esplosione il titolo è schizzato a quota 405$. Così la mia call si è apprezzata a tal punto da coprire totalmente il costo della put e in maniera sufficiente da farmi ottenere un profitto di 4300$, pari cioè al 159% dell’investimento.

Nel secondo caso, come si può notare gli utili hanno largamente deluso le aspettative degli investitori, ed il titolo è precipitato. Avevo comprato una call ed una put con strike 360$ con scadenza ottobre prima della dichiarazione degli utili e pagando complessivamente 3600$. Il punto di pareggio inferiore era a 324$. Dopo il tonfo ho rivenduto la mia opzione put con un profitto dell’intera operazione pari a circa 9000$, cioè il 270% dell’investimento.

Avete visto che profitti? Ma non crediate che sia facile, perché per arrivare a questi livelli occorre almeno un anno di studio con relativa pratica, garantito. Applicando le conoscenze che apprenderete nel mio ebook sarete condotti verso il sentiero giusto, ma la grinta per percorrerlo dovete tirarla fuori voi. Molti fanno seminari e acquistano libri, e già dopo una settimana o anche solo un mese, dicono: “questa roba non funziona!”. Se il trading era una disciplina facile eravamo già tutti multimilionari, ma non è così, con il trading si guadagna davvero tanto, ma occorre saperci davvero fare, perciò dovrete fare molto tirocinio prima di potervi comprare la BMW o la Maserati in contanti.

Le strategie viste in questo articolo non sono altro che due delle tante. Infatti esistono pure altre strategie non direzionali come la calendar spread in si guadagna se il mercato sta fermo o se si muove in un trading range. Oppure ancora con il credit spread è possibile guadagnare sia dalla lateralità che da una delle due direzioni contemporaneamente.

Ci sono tutte le possibili combinazioni, e sarete in grado di far trading con 2 direzioni coperte su 3, e se a questo ci aggiungete le doti di un buon analista avrete le probabilità largamente a vostro favore, e allora i guadagni saranno davvero illimitati. Un’altra cosa, non preoccupatevi se per ora non capite alcuni termini come “in the money”, “out of the money” o altro, con il mio ebook si parte da zero, e cioè da che cosa sono le opzioni e da che cosa è composto il loro valore, alle più sofisticate strategie operative e tecnico-analitiche. Ben presto la recessione finirà, inizierà un nuovo ciclo, la ripresa, perciò cercate di farvi trovare pronti, perché i soldi veri nel trading si fanno sempre al principio delle tendenze.

A Cura di Giovanni Romano


Autore de Il Professionista delle Opzioni

sabato 7 febbraio 2009

Compressione di volatilità su Carraro...

Dopo Acotel (che è ancora all'interno della forte congestione con contrazione della volatilità sotto una soglia psicologica di rilievo), voglio segnalare alla vostra attenzione la compressione di volatilità di un altro titolo. Si tratta di Carraro (simbolo: CARR), titolo illiquido che apre alle ore 11 e chiude alle 16,25.

Il grafico su base daily sta mostrando una netta contrazione della volatilità. I ratei sono sdraiati sotto la soglia di 0,5 da qualche giorno e il BandWidth è sul minimo degli ultimi 6 mesi! Insomma, potrebbe trattarsi di una bella opportunità a basso rischio al breakout di 2,70 senza nemmeno investire chissà quale cifra. Anzi, consiglio di non esagerare eventualmente con i quantitativi di ingresso perché il titolo è al momento ancora troppo illiquido (con 1000 pezzi già si possono ottenere gratificazioni monetarie di rilievo nel caso di break esplosivo).
Lascio ora parlare il grafico. Buono studio e alla prossima!



A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

venerdì 6 febbraio 2009

Ancora sulla gestione del tempo...

Oggi voglio tornare sull'argomento GESTIONE DEL TEMPO perché si tratta di uno step fondamentale per tutti coloro che hanno a cuore la propria crescita personale e professionale. Approfitto dell'articolo scritto da Giacomo Bruno e Viviana Grunert e di quello pubblicato su Millionaire (febbraio 2009) per riprendere questo argomento che, ripeto, risulta poco trattato ma di fondamentale importanza per tutti. Di seguito trovi l'articolo scritto dal Presidente della casa editrice Bruno Eitore sul suo blog.


...

Ciao ragazzi, ormai gli ebook vengono trattati dalla stampa esattamente al pari dei libri. Quando un giornale scrive un articolo e consiglia dei libri, il formato non fa differenza. Quello che conta è la qualità e Millionaire ha già sondato il nostro lavoro nella famosa inchiesta speciale sugli Ebook di Novembre 2008. Millionaire è la rivista degli imprenditori. E’ il mensile più venduto nel suo settore. E’ il punto di riferimento per chiunque voglia intraprendere un’attività seria e professionale. Le inchieste di Millionaire sono le più temute del settore: approfondite, oneste, reali, pulite. Spesso crude.

Nel nuovo numero di Febbraio, oggi in edicola, l’inchiesta del mese è “Trasforma il tempo in denaro“: un’inchiesta speciale di 13 pagine (p.32-44) su come gestire il tempo nel business. Oltre a diverse citazioni della Bruno Editore e dei nostri autori nel corso dell’articolo, una pagina intera è dedicata alla mia storia: di come ho imparato a delegare nel mio lavoro e responsabilizzare i miei collaboratori.

Uno dei segreti che svelo sulla gestione del tempo, che io ho imparato dal libro Lavorare 4 ore alla settimana del geniale Tim Ferris, è porsi questa domanda “Qual è lo scenario peggiore che può avverarsi se deleghi?“. Nella maggior parte dei casi non succede nulla e la paura di delegare si dissolve!

In rassegna stampa trovate la parte principale del pezzo, con tanto di citazioni degli ebook Lettura Veloce 3X di Giacomo Bruno e Gestione del Tempo di Agostino Cernilli.

Mi fa molto piacere che oltre a noi come azienda e a me come Presidente ed esperto, venga dato spazio anche ai nostri Autori. Nel numero di
Novembre c’erano le interviste a Daniele D’Ausilio e Alberto Lori. Oggi c’è la foto e l’ebook di Agostino Cernilli. Il Club Autori Italiani è sempre più il simbolo della formazione italiana e noi, con il nostro ufficio stampa Ketchum, cerchiamo di dare massima visibilità e autorevolezza ai nostri Autori.

Articolo scritto da G. Bruno & V. Grunert


A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

giovedì 5 febbraio 2009

Bello lo swing trading intraday sul Forex!

Nella seduta di ieri ho eseguito un’operazione al rialzo sul cross GBP-USD (sterlina contro dollaro USA) utilizzando una delle mie tecniche preferite sul time frame intraday a 5 minuti: lo swing trading con la Ema20, cioè la media mobile esponenziale a 20 periodi.

La mia ricerca si indirizza verso i tassi di cambio con un trend intraday molto forte che stanno effettuando un ritracciamento verso la Ema20. A quel punto entro a seguito del test positivo della stessa cercando di sfruttare un nuovo movimento nella direzione del trend principale. Ieri sono entrato long sul cross Gbp-Usd con un taglio di 20.000 (lotto 0.2) a 1.4434 e sono uscito a 1.4470. Dunque, 36 pips che mi hanno fruttato 56 euro netti.


E’ una strategia molto semplice e facilmente utilizzabile che sul mercato delle valute ha maggiori probabilità di successo in quanto i grafici sono più “puliti” rispetto a quelli relativi alle azioni (non ci sono rumors e voci di corridoio…). In questa operazione ho anche sfruttato l’uscita di un dato americano negativo che ha indebolito la valuta USA contro tutte le altre valute, mentre la sterlina mostrava una grande forza contro tutte le altre.

Alla prossima!

A cura di Nicola D’Antuono – info@miniday-trading.it

mercoledì 4 febbraio 2009

Attenzione a questa congestione...

Stamattina ho messo in allerta i miei abbonati alla newsletter Traders Truth™ perché un titolo sta formando una congestione con bassa volatilità sotto una soglia psicologica. Si tratta di Acotel Group (simbolo: ACO), un titolo per me friendly. I volumi sono ancora bassi ma la congestione in atto mi sembra degna di nota. In basso trovate il grafico su base giornaliera. Lascio a voi lettori ulteriori interpretazioni.

A cura di Nicola D’Antuono – info@miniday-trading.it

martedì 3 febbraio 2009

Gestire correttamente il tuo tempo aiuta a migliorarti

Oggi voglio parlarti di un argomento non legato strettamente agli investimenti ma che riguarda un pò tutti i settori di attività: la gestione del tempo. Ho letto diversi libri ed ebook su questa tematica e devo dire che sono riuscito a migliorare sensibilmente le mie performance seguendo alcuni utili consigli. Ti consiglio vivamente di approfondire l'argomento perché sono certo che raggiungerai importanti traguardi solamente applicando semplicissime regole assolutamente non banali e decisamente efficaci. Ti suggerisco così di prenotarti l'ebook in uscita giovedì 5 febbraio Questione di Tempo di Roberto Naldini Ferrati. Lascio ora parlare lui. Goditi il suo articolo di benvenuto... Tempo di cambiamenti: alba o tramonto?

Alba o tramonto? Per rispondere a questa domanda riporto una parte di un articolo tratto da Focus di febbraio 2009. “Dipende dal punto di vista. Ma vedere il lato positivo e guardare alle crisi come opportunità permette di uscirne più facilmente. Il vocabolo “crisi” contiene stratificazioni geologiche di concetti. Nell’immaginario collettivo significa difficoltà e paura e questi stati d’animo condizionano gran parte dell’informazione trasmessa dai mass media. Ma l’etimologia del vocabolo, che racchiude millenni di saggezza e di esperienza, deriva dal greco krisis che a sua volta discende da krinò, cioè separo, e quindi decido (la stessa radice di cernere) e scelgo. Insomma, crisi significa “momento che separa una maniera d’essere o una serie di fenomeni da un ‘altra differente”. In pratica: cambiamento.”


Cambiamento … però. Pensa come sarebbe la comunicazione dei media se parlasse di “cambiamento” anziché di “crisi”: probabilmente saremmo tutti più rilassati. Forse ti chiederai: “Cosa c’entrano la crisi e il cambiamento con la gestione del tempo?”. Se senti che qualcosa non va nella gestione del tuo tempo è perché le strategie che usi o le regole che ti sei dato (o non dato!) non vanno più bene e quindi occorre che tu ne adotti delle altre, che metti in pratica un cambiamento.

Ed è proprio il cambiamento, di cui parlo nel primo capitolo del mio ebook (capitolo che puoi scaricare gratuitamente), la base di partenza per ottenere nuovi e più vantaggiosi risultati per te. All’inizio farai degli errori, ma saranno soltanto dei feedback che potrai utilizzare per migliorarti.

Ti auguro perciò buona lettura e buon cambiamento!

(articolo scritto da Roberto Naldini Ferrati, autore di Questione di Tempo)


A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

lunedì 2 febbraio 2009

Vantaggi e svantaggi del trading di breve periodo

Tempo fa abbiamo parlato dei vantaggi e degli svantaggi del trading di lungo periodo. Oggi, invece, voglio schematizzare le opportunità e i rischi di chi intende lavorare sui mercati finanziari in un’ottica di breve e/o brevissimo periodo.

Vantaggi

1- L’operatività di day-trading (trading svolto in giornata) permette di cogliere molte più opportunità in una sola sessione di trading.

2- Se si dispone di un trading system che offre un’aspettativa di guadagno superiore anche di soli 50 centesimi di euro per ogni euro rischiato, si potrebbe chiudere praticamente sempre in positivo le proprie settimane (o mesi) lavorative.

3- Non c’è il rischio di portare overnight (oltre la giornata) le proprie posizioni, oppure si potrebbe decidere di fare uno strappo alla regola quando si è in posizione molto positiva con il prezzo corrente di mercato molto lontano dal proprio livello di ingresso.

4- Anche quando si effettuano più operazioni caratterizzate da piccole perdite o chiusure in pareggio, esiste la possibilità di una nuova operazione in forte guadagno che assicuri la profittabilità alla fine della stessa seduta di trading.


Svantaggi

1- C’è da fronteggiare i cosiddetti “nemici nascosti”, cioè il carico commissionale (che sale all’aumentare del numero delle operazioni) e gli eventuali slippage ("slittamento" del prezzo eseguito rispetto a quello desiderato).

2- Sono necessarie tecniche di ingresso con un margine di profittabilità maggiore del 50% ed escursioni di prezzo molto veloci che producano effetti positivi in un lasso temporale molto ridotto.

3- E’ necessario procurarsi un buon fornitore di dati intraday, per cui serve un esborso monetario aggiuntivo rispetto a chi opera con ottica di lungo periodo.

4- La pressione psicologica per chi opera su time frame molto brevi è molto elevata e l’equilibrio si raggiunge quasi sempre dopo molto tempo e con tanta esperienza sulle spalle.


A cura di Nicola D’Antuono – info@miniday-trading.it

domenica 1 febbraio 2009

Gustatevi questa vignetta...

Per oggi voglio mostrarvi questa vignetta che trovai da qualche parte su internet e che mi è piaciuta tantissimo, in quanto offre una rappresentazione veritiera del funzionamento irrazionale dei mercati finanziari. Molto spesso la gente compra e vende sulla base di notizie, voci di corridoio e mode (bolle speculative) senza avere la benchè minima idea di ciò che sta trattando (ricordate la New Economy?). Ora gustatevi la vignetta...

A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it