sabato 21 febbraio 2009

Price Action e Market Movers nel mercato dei cambi

Il trader che opera sul Forex deve essere consapevole che il prezzo in questo mercato è sovrano. Non che non lo sia anche in altri mercati (come l'Azionario, ad esempio), ma sul Forex non contano tanto gli indicatori, gli oscillatori o i volumi bensì lo studio dei livelli di prezzo maggiormente significativi (ND Point).
Combinando l'azione del prezzo (price action) e quella dei market movers (i dati macroeconomici) si può costruire una perfetta macchina da soldi per guadagnare sul Forex.
Ieri, ad esempio, prima del dato sulle vendite al dettaglio in Gran Bretagna (ore 10.30), il cross GBP-USD (pound contro dollaro USA) stava congestionando in un range abbastanza definito dove non era difficile trovare un ND Point sul quale impostare l'operatività. Infatti, non è tanto importante sapere se il dato è migliore o peggiore delle stime quanto verificare la reazione degli investitori all'uscita del dato stesso. Il dato macroeconomico funge spesso da carburante per la salita o la discesa dei prezzi.

Alle 10.30 il cross GBP-USD ha sfondato l'estremo alto della congestione posto a 1.4220 e, nel giro di pochissimi istanti, ha messo a segno una salita da circa 60 pips!



Dunque, prima di un dato ci si può organizzare inserendo degli ordini condizionati che contemplino una precisa strategia di money management in modo tale da far dormire sogni tranquilli al trader in un contesto di elevata volatilità dopo la pubblicazione di un dato macro.
Price Action e Market Movers: una miscela decisamente esplosiva...
Alla prossima!
A cura di Nicola D'Antuono - info@miniday-trading.it

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