sabato 26 luglio 2008

Identikit dello speculatore di Borsa

Ho scritto questo articolo tre anni fa e apparse per la prima volta sulle pagine del quotidiano finanziario online Top Trader Magazine, di cui sono tutt'ora redattore. In seguito è stato inserito nel libro Top Trader Magazine, Digest 2005-2006, pp. 95-97, Vol.1, 2006, Experta SpA., di cui sono co-autore.


In tanti ignorano il vero senso della speculazione finanziaria. Chi non vive questa attività in prima persona non può capirla. Lo speculatore di Borsa, comunemente chiamato trader, viene visto come un gambler, un giocatore d’azzardo, energico all’ennesima potenza, incollato al monitor per tutta la giornata e carico di adrenalina. Credetemi non è così.

Tuttavia, per chi vuole andare oltre gli stereotipi creati dalla gente comune e superare gli errori inconsci di valutazione, ho pensato fosse possibile slegarsi per un atimo dall’avversione miope alla verità e invitarvi a leggere le seguenti righe.

Nell’immaginario collettivo la parola speculazione assume dei connotati negativi. Lo speculatore è visto come colui che approfitta di una certa situazione per lucrare un vantaggio a discapito di una o più persone. Mi è capitato di parlare di speculazione sui mercati finanziari con amici e parenti ma sono stato sempre respinto con freddezza. “Io in questi affari non ci voglio entrare”, è stata la risposta di molti.

La gente immagina la speculazione come un gioco sporco, qualcosa di poco chiaro e onesto. Chi guadagna tanto in poco tempo viene visto come un profittatore che, attraverso una serie di “giochetti” e tranelli, ha lucrato provocando un danno ad altre persone.

Ma, in realtà, qual è il vero significato del termine speculazione? Il verbo “speculare” deriva dal latino speculatione(m), deriv. di speculari, e vuol dire “ricercare”, “indagare”. Lo speculatore è colui che va alla ricerca di affari (Renato Paludetto, Investire senza morire, www.psiconline.it). Il bravo speculatore è colui che ha un’elevata capacità di riflessione: le sue decisioni vengono adottate in base a un’accurata analisi delle informazioni che ha a disposizione sul fenomeno considerato. Lo speculatore di borsa acquista e vende strumenti finanziari a proprio rischio e pericolo: se sarà nella direzione giusta lucrerà un profitto; di converso, se si troverà nella parte sbagliata subirà una perdita. Insomma, c’è sempre il rovescio della medaglia, non è tutto così semplice!

La speculazione di borsa è un’arte, qualcosa non facilmente replicabile da tutti. E’ per questo motivo che in tanti falliscono quando operano sui mercati finanziari. Il vero speculatore non considera il trading come un hobby, ma come un lavoro, una vera e propria attività imprenditoriale. Gli sprovveduti alla ricerca del colpo di fortuna corrono il serio rischio di essere spazzati via da Mr. Market senza troppi indugi. Sono individui che entrano con tanta speranza ed escono con tanti dolori (come dice P.T. Barnum, “ogni minuto nasce uno sciocco”). Sono coloro che troveranno una buona scusa per dimostrare di essere incappati soltanto in operazioni sfortunate ma “la sfrotuna sottomette e logora le menti limitate, mentre quelle di ampie vedute non ne sono influenzate” (Washington Irwin). Essi non possiedono le caratteristiche necessarie per restare sul mercato a lungo tempo, virtù che gode invece il bravo speculatore di borsa.

Ma chi è il vero speculatore di borsa? Quali sono i tratti essenziali che lo differenziano dalla massa dei trader perdenti? Lo speculatore di borsa conosce il momento giusto per entrare sul mercato (timing) e quello per uscire indenni quando le cose vanno per il verso sbagliato. Si organizza nel migliore dei modi per gestire le sue operazioni e non si lascia trasportare dalle emozioni. Riesce a comprendere l’inevitabile paura di perdere, non si lascia dominare e non la nega. Sa che la paura è solo nella mente e opera in assenza totale di pensieri. Ha carattere e non si lascia intimorire per una singola perdita.

Lo speculatore di borsa è un vero e proprio artista. Ogni azione è spontanea e ci si dimentica di dover ottenere per forza un risultato positivo. Come diceva il samurai Myamoto Masashi, nell’ormai famosissimo libro The book of five rings, “bisogna imparare il ‘mestiere’ per poi dimenticarlo. Il pianista dovrà certamente imparare a leggere le note, a eseguire le scale e gli spartiti. Sarà però un vero artista solo quando suonando si dimenticherà di tutto e sarà trasportato dalla musica” (G. Migliorino, L’are di vincere in borsa, 1999, Borsari).

La speculazione finanziaria porta a combinare sistemi e regole con il proprio spirito. E’ un continuo studio di se stessi e dei mercati…



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venerdì 25 luglio 2008

Un segreto per fare scalping in Borsa in modo profittevole svelato...

In questo articolo voglio parlarti di uno dei maggiori segreti per fare trading in modo profittevole sui mercati azionari utilizzando strategie di brevissimo respiro. Il segreto è quello di studiare le oscillazioni del titolo almeno degli ultimi tre giorni. Sembrerà banale, ma osservare la volatilità di brevissimo periodo di un titolo è necessario in quanto saremo in grado di stimare l’escursione di prezzo che un titolo potrebbe compiere al superamento o alla perdita di un livello di prezzo significativo (come gli ND Point).

Premesso che il caposaldo del trading intraday sia quello di lavorare in mercati attivi, cioè fare trading su titoli mediamente abbastanza volatili, è importante anche ricercare quei titoli che – oltre a possedere la caratteristica della volatilità elevata – siano in grado di offrire nei propri book di negoziazione una liquidità sufficiente per intervenire operativamente con adeguate coperture nel caso in cui le cose dovessero mettersi per il verso sbagliato. Si tratta di semplici quanto fondamentali accorgimenti per una corretta gestione dei rischi, elementi imprescindibili in qualsiasi sistema di trading sia esso automatico o discrezionale.

Effettuiamo un esempio pratico. Buzzi Unicem (simbolo: BZU) è un titolo quotato a Piazza Affari ed è inserito nel paniere S&P/Mib40, cioè l’indice di mercato principale della Borsa di Milano. Il 14 luglio 2008 il titolo aveva configurato un inside day a seguito di un pattern 3 Wakeup Call ribassista con forti volumi che aveva formato un nuovo minimo annuale a 12,76€. Questo livello può tranquillamente essere identificato come un ND Point di riferimento per un’eventuale operazione speculativa ribassista considerando anche che il titolo mostrava un fortissimo bearish trend (ADX elevato e superiore a 30), oltre a un’interessante volatilità storica a 50 giorni (ben oltre il 30%).

Osservando il grafico intraday (time frame a 5 minuti) delle ultime due sedute (11 e 14 luglio) è possibile osservare come il titolo avesse la capacità di effettuare escursioni di prezzo eccezionali in pochissimi minuti (addirittura 93 tick in meno di 5 minuti!!!).

Il 15 luglio il titolo inizia a scendere in modo deciso già dai primi minuti di contrattazione configurando un trend ribassista intraday molto forte (vedi anche il canale ribassista formatosi sul chart a 5 minuti). Il livello di ingresso è segnalato dalla linea orizzontale posta sul grafico a 12,76€, ND Point. Il breakdown è esplosivo e nel giro di un’ora i prezzi approfondiscono il ribasso fino a raggiungere un bottom a 12,35€. Un’ottima opportunità di guadagno veloce!

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L'importanza di creare rendite di denaro automatiche nel XXI secolo... (PARTE TERZA)

Questo articolo è stato estratto dal mio mensile di informazione finanziaria CONSULENZA & RISPARMIO (Maggio 2008, pp. 5-9)


Come anticipato nel precedente numero, oggi ci occupiamo delle credenze limitanti sul denaro e sulla ricchezza. Si tratta di un argomento molto importante, propedeutico per le prossime lezioni con le quali ci addentreremo dettagliatamente nelle singole opportunità per generare rendite automatiche di denaro.

Bisogna innanzitutto dire che l’italiano medio paga il retaggio di una cultura catto-comunista che da sempre giudica il denaro in modo decisamente negativo creando contestualmente i presupposti per atteggiamenti di “disaffezione” nei confronti delle persone più ricche.

Tuttavia, soprattutto in una fase delicata come quella attuale – caratterizzata da un’inflazione galoppante e da una pericolosa instabilità sui mercati finanziari – molta gente probabilmente preferirebbe avere qualcosa in più in tasca (magari senza sbandierarlo ai quattro venti e senza alzare troppa la voce…) oppure sapere almeno in che modo poter generare una ricchezza aggiuntiva rispetto al classico stipendio.

Come promesso, nei prossimi numeri parleremo in modo dettagliato delle varie modalità di generazione di ricchezza automatica, ma ora soffermiamoci per un attimo sulle credenze depotenzianti che limitano la crescita finanziaria, personale e professionale della maggior parte degli individui. Sto parlando del cattivo rapporto che si instaura con i soldi e delle conseguenze poco profittevoli che ne derivano.

Innanzitutto non è assolutamente vero che per fare soldi servono necessariamente molti soldi. Le statistiche dicono che il 90% delle persone ricche è di prima generazione. Ciò vuol dire che sono partiti da zero (o quasi) e che, lavorando in modo intelligente, sviluppando le proprie idee ed esternalizzando al meglio la propria creatività, sono riuscite a crearsi fortune da capogiro. Si pensi alla nuova generazione di ricchi provenienti dal settore Internet. I ragazzi di Google e di Yahoo!, fino a pochi anni fa, erano semplici studenti universitari con la passione per i computer e gli hamburger…


Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook, aveva capito che il potere della comunicazione non era appannaggio solo delle grandi società di mass media ma che doveva essere in mano alla gente comune. Ha così creato un sito di social networking con un investimento iniziale pari a zero e oggi la sua società vale più o meno 15 miliardi di dollari!

E potrei raccontarti ancora un’infinità di case history di successo anche di persone meno famose… Ad esempio quella di Mrs. Brandi Ramos da Springfield, Illinois (USA). In qualità di mamma single aveva la necessità di portare a casa qualche soldo in più, così ha pensato bene di crearsi un’attività online su eBay vendendo vestiti da uomo per “taglie forti”. Il suo deposito è uno scantinato di 55 metri quadrati pieno zeppo di biancheria intima e cinture. Nel giro di tre anni la sua attività è decollata e ormai guadagna almeno 25.000 dollari ogni anno.

Dunque, a volte provarci non costa nulla… Sviluppa la tua passione e crea qualcosa di utile per gli altri. Non pensare subito al ritorno economico, sarà una conseguenza automatica e il giusto riconoscimento alla qualità dei tuoi servizi e/o prodotti offerti. Crea dentro di te stati d’animo positivi e persegui con impegno e determinazione i tuoi obiettivi. I risultati positivi non dovrebbero farsi attendere molto…

Altra credenza che limita moltissimo le persone verso il raggiungimento della propria libertà finanziaria è quella che per fare soldi nella vita serve necessariamente un titolo di studio altisonante (laurea, master e specializzazioni varie). Premesso che l’università fornisce nozioni importanti per la nostra formazione di base, ciò non vuol dire che avremo certamente successo nel mondo del lavoro. Non voglio assolutamente spaventare nessuno dicendo questo, ma evidenziare che statisticamente non esiste una correlazione tra il riuscire a fare soldi e avere un buon titolo di studio.

Un’altra credenza depotenziante è quella che diventando ricchi ci si trasforma in persone avide e materialiste. Ebbene, anche qui bisogna smentire drasticamente simili illazioni. Premesso che se un ricco è già una persona avida di per sé, probabilmente con il denaro amplificherà maggiormente questa caratteristica della sua personalità. Di converso, bisogna ricordare che i maggiori filantropi della Terra sono persone ricche, come Bill Gates, Warren Buffet e George Soros solo per citarne alcuni.

Diventare finanziariamente libero implica il passaggio verso uno status di investitore e/o titolare di un sistema in grado di generare ricchezza. In realtà, molta gente associa l’investimento al rischio e preferisce non avere nulla a che fare con l’imprenditoria, i mercati finanziari o gli immobili ad uso speculativo. Investire di per sé non è rischioso, mentre invece investire senza un’adeguata formazione è rischioso. Infatti, è statisticamente provato che molte persone riescono sistematicamente a battere i mercati finanziari utilizzando modelli ripetitivi che tendono a ridurre al minimo i rischi, in certi casi addirittura eliminandoli completamente.

Altra credenza limitante è che i soldi non rendono felici. Anche qui non sono molto d’accordo. Nonostante il denaro di per sé non potrà mai renderti felice a priori, è pur vero che avendo un cospicuo conto in banca avrai meno problemi a realizzare i tuoi sogni e magari anche quelli dei tuoi familiari, senza tralasciare la possibilità di rendere migliore la vita di persone “meno fortunate”.

Bene, concludiamo qui questa nuova “puntata” dedicata alle modalità di creazione di rendite automatiche nel XXI secolo. Ti aspetto con la prossima uscita…
A presto!

giovedì 24 luglio 2008

L'importanza di creare rendite di denaro automatiche nel XXI secolo... (PARTE SECONDA)

Questo articolo è stato estratto dal quarto numero del mio mensile di informazione finanziaria CONSULENZA & RISPARMIO (Aprile 2008, pp. 5-8)

Nel precedente numero avevo affermato che il XXI secolo verrà ricordato dai posteri come il secolo dell’Informazione. Non più, dunque, come avvenuto nel ‘900, un secolo contraddistinto dall’innovazione industriale - quando era sufficiente immettere un prodotto/servizio sul mercato per guadagnare - bensì una nuova realtà dove il vero potere deriva dalla capacità dell’individuo di crearsi una forma mentis vincente allo scopo di emergere nella comunità sociale ed economica attraverso lo sviluppo di nuove competenze che in passato erano ritenute appannaggio solo di pochi individui.

Il segreto che vi svelerò oggi è il seguente: bisogna eliminare le convinzioni che limitano la nostra ascesa verso il successo!

Tutto è mosso dalle convinzioni. In passato si pensava che la Terra fosse piatta e nessuno osò sfidare questa convinzione per secoli. E per secoli si è sempre ritenuto impossibile che l’uomo potesse volare fino a quando un giorno i fratelli Wright non fecero il primo volo con un rudimentale velivolo. E sbarcare sulla luna? … Potrei continuare ancora per molto ma questo dimostra che nel corso della storia l’uomo è stato sempre mosso da certe convinzioni, come se avessero la funzione di una bussola utile per rapportarsi quotidianamente al mondo.

Morale della favola: se riteniamo che qualcosa sia impossibile non proveremo nemmeno a sfidare questa convinzione.

Dunque, avendo studiato qualcosina su PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) e psicologia del cambiamento, posso affermare che se un obiettivo ci risulterà impossibile da raggiungere faremo di tutto per metterci in una condizione tale da non provarci nemmeno abbandonando magari il “sogno di una vita” senza adoperarci per arrivare alla meta.

Le convinzioni governano la nostra vita in tutti i suoi aspetti: dal lavoro alla salute, dalla religione all’amore e così via.

Ma da dove nascono queste credenze?

Innanzitutto non bisogna assolutamente pensare che le convinzioni siano già dentro di noi dalla nascita. Esse nascono e si rafforzano in base al nostro livello di cultura, dagli insegnamenti della nostra famiglia e dalle persone che frequentiamo abitualmente. E senza dimenticare quelle esperienze che in qualche modo hanno segnato in un determinato momento la nostra vita. Si pensi, ad esempio, all’amore. Spesso capita che un individuo – scottato da una precedente esperienza sentimentale negativa – ha la convinzione che sicuramente avrà nuovi insuccessi in amore perché ha già vissuto un’esperienza negativa in quest’ambito per cui preferisce non cominciare un nuovo rapporto sentimentale.

Questo esempio introduce un concetto fondamentale nella psicologia dell’individuo: il dilemma tra la ricerca del piacere e l’evitare il dolore.

Tornando all’esempio precedente, si potrebbe pensare che un individuo faccia di tutto per evitare il dolore (una nuova sofferenza in ambito sentimentale) anche a costo di ricercare il piacere (ottenibile dalla nuova relazione che potrebbe magari apportare una straordinaria dose di felicità e passione).

La paura di fallire spesso diventa più forte della volontà di mettersi in gioco e ricercare nuove soluzioni di benessere per la nostra vita. Pensate, ad esempio, al rapporto che la gente ha con il denaro. Quante volte avrete sentito frasi del tipo: ''E' impossibile che possa diventare ricco'', ''Non sarò mai in grado di diventare un bravo investitore'', ''Non ho le capacità per gestire il denaro'', ecc. ecc.

Si tratta di convinzioni che provengono quasi sempre dal periodo dell’imprinting, cioè quando eravamo poco più dei bambini. Un periodo in cui ci sono state impresse delle convinzioni sulle nostre potenzialità, su quello che saremmo capaci di fare e di non fare, sulle persone, ecc.

Ricordo che anche io avevo una convinzione limitante sulle mie capacità di avere a che fare con i numeri. Fino a quando frequentavo il liceo mi era sempre stato impresso (o se vogliamo “imposto”) la credenza che “non ero bravo in matematica”. Ricordo ancora quando il Presidente della Commissione di valutazione all’esame di maturità scientifica mi suggerì di non intraprendere studi economici perché avevo troppe lacune in matematica. Chissà cosa direbbe oggi di me e sul mio modo di gestire gli investimenti…

Quando ho iniziato a interessarmi di Borsa, all’età di 23 anni circa, ho dovuto, per forza di cose, eliminare questa credenza limitante precedentemente impressa dentra di me altrimenti non sarei mai riuscito a fare delle buone cose sui mercati azionari, a controllare e gestire efficacemente i rischi, a gestire il capitale nelle operazioni di investimento e così via.

Dunque, ciò che ci allontana dai nostri sogni sono le credenze limitanti! Se faremo in modo di eliminarle, avremo la strada spianata per la costruzione di una mentalità vincente e di successo!

Terminiamo qui questa nuova “puntata” dedicata alla creazione di rendite automatiche nel XXI secolo. Nel prossimo numero analizzeremo le convinzioni limitanti sul denaro, e sulla ricchezza in generale, cercando di eliminare il vero ostacolo che ci divide dall’indipendenza finanziaria.

A presto!

mercoledì 23 luglio 2008

L'importanza di creare rendite di denaro automatiche nel XXI secolo... (PARTE PRIMA)

Questo articolo è estratto dal mio mensile di informazione finanziaria CONSULENZA & RISPARMIO (marzo 2008, pp. 11-12)


Cominciamo oggi una serie di articoli utili per districarsi con successo nel "Secolo dell'Informazione". Di cosa sto parlando? Lo scoprirete tra poco..


Negli ultimi tempi, in concomitanza con la grave crisi economico-finanziaria mondiale, la maggior parte dei telegiornali e dei quotidiani nazionali evidenzia spesso e volentieri le difficoltà di moltissime famiglie di arrivare decentemente alla fine del mese. Vengono quasi sempre messi in risalto l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità (pane, latte, ecc.), dei servizi energetici (benzina, luce, gas) e delle esose rate del mutuo.
In realtà, molto spesso tutto ciò si trasforma in una situazione di "comodo" per moltissime tv, in quanto riescono a mantenere elevata l'audience alimentando al contempo inutili quanto improduttivi dibattiti politici e sociali.

Secondo la mia opinione il vero problema non risiede in fenomeni strutturali evidenziati quotidianamente con un penoso scarica-barile da politici e giornalisti, ma in una condizione di disinformazione del cittadino che, ogni qualvolta il contesto economico generale gli gira le spalle, è costretto a fare i salti mortali per raggiungere serenamente la fine del mese.

L'economia è come uno yo-yo e alterna nel corso del tempo cicli positivi ad altrettanto negativi. Oggi ci troviamo praticamente in una situazione di recessione mondiale condita da una pericolosa crisi del credito che ha già mietuto vittime illustri nel panorama finanziario globale con perdite di migliaia e migliaia di miliardi di dollari. Grave, molto grave, ma non tanto da spaventare certe persone...

... e più spesso istituzioni costituite da una comunità di persone, che vivono questi periodi in tranquillità. Sono individui ben informati su cosa sta accadendo e non recitano la parte del marinaio ubriaco che barcolla sul ponte di una nave tentando di mantenere la rotta.
Non vi piacerebbe trovarvi in una condizione di serenità in qualunque contesto economico? Credo proprio di sì... L'ostacolo che esiste tra un individuo e la libertà finanziaria è nel giusto approccio con il denaro. E, per raggiungere i propri sogni, bisogna necessariamente avere a che fare con il denaro, argomento spesso "scomodo" per l'italiano medio da sempre penalizzato da una campagna catto-comunista anti-ricchezza che ne ostacola la libertà e il raggiungimento dei propri sogni.

In molti, però, sono andati al di là di queste credenze depotenzianti e hanno creato veri e propri sistemi per creare ricchezza in maniera automatica. Si tratta di individui che hanno capito che la vera ricchezza nel XXI secolo è l'informazione. Un punto di partenza dal quale partire verso praterie di benessere sconfinate...

Nei prossimi numeri cominceremo a trattare con maggiori approfondimenti questi fondamentali argomenti riguardanti la crescita personale e finanziaria dell'individuo nel XXI secolo.

A presto!


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Salve a tutti!

Mi chiamo Nicola, sono un classe 1982, di professione faccio il trader privato sui mercati finanziari ma da quando ho iniziato a interessarmi di PNL (Programmazione Neuro-Linguistica) e di miglioramento personale la mia vita è letteralmente cambiata... Ma soprattutto è cambiato il mio modo di pensare, di pormi con la gente, di realizzare progetti e... di vivere la mia libertà.

La società moderna ci impone ritmi forsennati e sembra di essere sempre schiavi del tempo. Tuttavia, il cambiamento è possibile per tutti! Basta volerlo... impegno, grinta, determinazione e spirito di sacrificio sono componenti imprescindibili per una scalata senza limiti verso il successo nella propria vita sia personale sia professionale.

Se hai intenzione di assaporare ogni giorno di più il dolce gusto della LIBERTA', seguimi con attenzione in questo blog dedicato alla crescita finanziaria e professionale. Sono sicuro che rimarrai ben presto stupito dal cammino che ti proporrò periodicamente su questo blog.

A presto!


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