giovedì 11 dicembre 2008

Una mia tipica seduta di trading...

Mercoledì 10 dicembre 2008. Una normale seduta di trading. Raggiungo il mio ufficio verso le ore 08,40 in modo tale da avere il tempo di riguardare i grafici della mia lista e segnarmi sui chart intraday “i livelli di attenzione” sui quali impostare un’eventuale operatività.

Ore 09,00: apre il Future S&P/Mib40 con un’intonazione abbastanza negativa. Non potendo operare in short (in base al divieto della Consob fino al 31 dicembre 2008) cerco di capire se esistono i presupposti per cercare operazioni veloci sui titoli che la seduta precedente avevano formato 3 Wakeup Call con forti volumi o comunque candele ad ampio range che fossero espressione di forza di un trend rialzista emergente. Mi concentro subito su Fastweb che, nonostante un’apertura in lap down (cioè un’apertura inferiore alla chiusura del giorno precedente, ndr) mostra ben presto i suoi muscoli al mercato dopo il 3 Wakeup Call del giorno prima.

Molto velocemente raggiunge i 19 euro senza però superarli. Sono molto vigile. Capisco che un’eventuale breakout della soglia psicologica dei 19 potrebbe innescare un veloce movimento di almeno 15-20 tick considerando la volatilità di brevissimo periodo del titolo. C’è la possibilità di lucrare almeno 40-50 euro in poco tempo rischiando anche abbastanza poco dato che il denaro si presenta abbastanza corposo.



All’improvviso un trader, probabilmente entrato in open e intimorito dalla forte resistenza dei 19€, vende circa 6.000 pezzi facendo crollare i prezzi fino a 18,62€. Il book si spacca. E’ un’ottima occasione per entrare a “prezzi stracciati” per un’operazione veloce in spread. Subito sono in denaro a 18,68€ scavalcando altri trader come me ingolositi dai prezzi attuali. Sono eseguito con 250 pezzi. Un attimo dopo sfrutto l’ampio spread per collocarmi in lettera a 18,79€. Eseguito anche qui. Bene. Sono 11 tick in di guadagno in pochi istanti. Tolte le commissioni, il guadagno è di 19,50€. Quantomeno è stato rotto il ghiaccio…

Intanto, noto che Italcementi mette il turbo e aggiorna continuamente nuovi massimi con fortissimi volumi. Ma tutto il settore è abbastanza forte. Solo Buzzi Unicem è ancora fermo e in congestione. Così, notando anche una buona copertura sui livelli del denaro, entro con 400 pezzi a 10,68€ sperando in un’accelerazione del titolo sulla scìa della performance di Italcementi. Il mio stop loss è a 10,65€. Rischio i soldi guadagnati con Fastweb. Intanto, però, gli indici hanno un improvviso forte calo generalizzato così vendo perfettamente in pareggio a 10,70€ (considerando che ho le commissioni a 4€ per eseguito). In questi casi meglio non rischiare e attendere un momento migliore.

Ore 11,00: Aprono i titoli illiquidi e sottili. Due sono contenuti nella mia lista. Si tratta di Danieli Risparmio e Danieli ordinarie. Entrambe avevano realizzato il giorno prima un 3 Wakeup Call con volumi spettacolari. La mia preferenza è però sulla versione ordinaria del titolo perché aveva un ND Point posto appena sotto la soglia psicologica dei 7€, dunque molto significativo. Invece, a partire è la versione risparmio che accelera ben presto con una forza disarmante lasciandomi di stucco. Non mi perdo d’animo e vado sull’ordinaria. C’è un flashback in formazione (puoi osservare i grafici nel prossimo articolo, ndr). Entro a 6,85€ con 400 pezzi e stop loss a 6,80€. C’è forza e ci sono i volumi. Il trade appena aperto promette davero bene! I prezzi superano velocemente i 7€ e all’improvviso il book – come era logico aspettarsi quando avviene un break sui titoli illiquidi – si spacca momentaneamente presentando come miglior denaro 6,905€ e come miglior lettera 7,035€. Per non rischiare più di tanto mi metto in denaro a 7€ con i miei 400 pezzi e vengo ben presto eseguito. Ho guadagnato 15 tick rispetto ai 5 di rischio. Risk/reward molto buono di 1:3. Risultato: 52 euro al netto delle fees.

A questo punto, avendo accumulato 71,50 euro in poco più di tre ore, decido di staccare. Posso riposarmi un po’. Si riprende nel pomeriggio. Ma ormai la giornata è fatta. Da domani si ricomincia daccapo…

a cura di Nicola D'Antuono

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